CHIESA DI SANTA MARIA INCORONATA

La chiesa di Santa Maria Incoronata è ubicata in via Medina ed è uno dei pochi esempi di chiese di epoca angioina ancora presenti a Napoli. La sua fondazione risale al 1352, per ricordare l’incoronazione dei nuovi sovrani Giovanna I d’Angiò e Luigi Ludovico di Taranto. I due si sposarono proprio in questa chiesa e, nell’occasione, la regina donò una spina della corona di Cristo che aveva ricevuto dal re di Francia. La reliquia è rappresentata anche nel portale d’ingresso e l’episodio conferì alla struttura anche il nome di “Incoronata”. Insieme alla chiesa venne costruito anche un ospedale e l’intera struttura, dal 1378, fu affidata all’ordine dei Certosini di San Martino fino al XVI secolo. Durante i secoli, della struttura originaria si salvarono la navata e il portico esterno, mentre il luogo di culto fu riaperto nel 1700. In seguito, i restauri del 1925 e del 1961, hanno eliminato le coperture barocche e riportato in luce l’originaria struttura gotica, permettendo di ritrovare anche i resti di due campanili e di affreschi medievali di scuola giottesca.

Anno: 2017
Oggetto: Intervento di manutenzione straordinaria delle coperture e rifacimento delle facciate.

Committente: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli.

Descrizione del lavoro: Completato il montaggio del ponteggio attorno alla monumento, si è proceduto alla realizzazione di una “linea vita provvisoria”, per consentire agli operai di eseguire in sicurezza la revisione della copertura in coppi. La stessa ha comportato la sostituzione di alcuni elementi fatiscenti, che avevano provocato infiltrazioni all’interno della chiesa.

L’intera impermeabilizzazione è stata rifatta anche sulle coperture in piano, che pure presentavano in alcuni punti evidenti fenomeni disgregativi. Ultimate le lavorazioni sulle coperture si è proceduto alla spicconatura accurata degli intonaci delle facciate esterne e, laddove necessario, al restauro di conci di tufo. La fase successiva ha riguardato la reintegrazione di lacune ed il rifacimento complessivo dell’intonaco. Il lavoro è stato completato con la stesa di materiale a grana fine e tinteggiatura finale; tutti i prodotti utilizzati, a base di calce naturale, sono stati testati e prodotti nello specifico per le caratteristiche peculiari del monumento. Nell’ambito delle lavorazioni sopra descritte sono stati effettuati interventi di pulitura di marmi antichi, recupero di portoni in legno e revisione e rifacimento di infissi.