TERME DI DIOCLEZIANO

Le Terme di Diocleziano sono il più grandioso complesso termale nel mondo romano, estese tra il Viminale e il Quirinale su una superficie di oltre 13 ettari. Costruito tra il 298 e il 306 d.C., le Terme furono trasformate a partire dal 1562 da Michelangelo che vi realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani e diede l’avvio alla realizzazione della Certosa occupando numerosi altri ambienti. Nel 1889 il complesso divenne sede del Museo Nazionale di antichità romane e vi furono raccolte diverse collezioni archeologiche e i reperti provenienti da vari scavi. Il percorso di visita museale si snoda tra gli ambienti delle Terme e comprende il Museo Epigrafico, con i suoi tre piani dedicati alla comunicazione nel mondo romano, e il Museo Protostorico, con i materiali di epoca protostorica provenienti dal Lazio. Nel chiostro michelangiolesco sono oggi esposte circa 400 sculture di tutte le tipologie della produzione artistica. Al museo delle Terme appartengono anche l’Aula Ottagona – trasformata nel 1928 in un Planetario di cui si conserva intatta una straordinaria cupola a ombrello e dove sono esposte alcunesculture trovate nelle terme – e le Olerarie Papali rinascimentali, dove enormi olle venivano utilizzate per conservare l’olio.

Anno: 2017-2018
Oggetto: Manutenzione ordinaria giornaliera ed interventi conservativi e di recupero.
Committente: Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma.

Descrizione del lavoro: La manutenzione ordinaria giornaliera dell’intero complesso, ha riguardato opere di pulizia di tutte le aree, sistemazione del pietrisco nelle zone esterne, pulizia di tutte gli elementi di scarico delle acque meteoriche, diserbo manuale e/o chimico di vegetazione erbacea ed arbustiva da murature, pavimentazioni, assistenza e supporto per la movimentazione di materiale scultoreo e marmoreo finalizzato agli allestimenti di mostre temporanee, esecuzione di pronti interventi edili.

Il progetto ha previsto inoltre il rifacimento delle pitture e dei relativi sottofondi nella “Sala Epigrafica”, la bonifica del piazzale “Grandi Marmi” e del sottopasso “Valdarnini”, compreso il ripristino di alcuni tratti di pavimentazione. Di particolare interesse e complessità si è rivelato il lavoro all’interno della “Sala Epigrafica”, a causa della presenza appunto delle epigrafi esposte sull’intera superficie delle pareti oggetto dell’intervento. A conclusione del montaggio del ponteggio si è proceduto ad una attenta sigillatura di tutti i reperti esposti. La successiva raschiatura della pittura ammalorata è stata eseguita con l’ausilio di pompe aspiratrici per evitare di diffondere la polvere all’interno del complesso museale. L’intervento è proseguito con l’esecuzione di iniezioni localizzate di malta superfluida a base di calce idraulica naturale NHL5, adatta al consolidamento di intonaci fessurati e distaccati. L’intervento si è concluso con la stesura di rasante “grosso” a base di grassello di calce con interposta rete in fibra di vetro, successiva stesa di rasante “fine” e pitturazione finale.